Di Christian Ciarlante

Il Molise non ha mai avuto una presidente donna; al vertice della Regione si sono alternate solo figure maschili con risultati non sempre lusinghieri. Le donne, molto spesso, sono più preparate e maggiormente competenti, ma restano escluse dai ruoli di comando.

Oggi i tempi sembrano maturi perché questa ipotesi si realizzi e i molisani potrebbero accettare, obtorto collo, questa idea. La nostra politica faccia un salto in avanti e scelga una figura femminile a cui affidare la guida del Molise, come del resto già succede d’abitudine nell’Europa del Nord, in America Latina e in alcune regioni italiane.

Questa non vuole essere una provocazione, è un auspicio che, tra l’altro, si fa strada anche negli ambienti della politica. Il governo Frattura sta terminando il suo disastroso percorso; ancora pochi mesi e poi finalmente si andrà al voto per scegliere un nuovo esecutivo e una nuova classe politica.

E’ innegabile che la presenza di una rappresentante del gentil sesso servirebbe a uscire dallo spaesamento e a recuperare, non solo sul piano dell’immagine nazionale, il decoro perso in questi anni di buio e lo squallido spettacolo che è stato offerto a tutti i livelli. La giornalista Barbara Palombelli, qualche anno fa, scrisse su “Il Foglio”: “Quando gli uomini creano disordine, arrivano le donne a rimettere a posto le cose”.

Con la loro concretezza e con il loro pragmatismo, si potrebbero dimostrare migliori dei signori uomini. Per la nostra piccola regione, una figura femminile a Palazzo D’Aimmo, sarebbe una sorta di rivincita per un Molise ridotto a zimbello d’Italia.

Le donne rappresentano un punto di forza nella società moderna: studiano, lavorano, hanno competenze e sono impegnate su molteplici fronti dimostrando grandi capacità di gestione ed organizzazione al pari dei colleghi uomini. Eppure, malgrado ciò, fanno fatica a farsi notare, salvo rare eccezioni, sulla scena della politica.

Chi si assumerà l’onere in futuro avrà poco da gioire perché sarà dura rimettere in moto una regione alla canna del gas. Uomo o donna che sia il compito sarà estremamente arduo. Il Molise, però, resta una regione maschilista; non sappiamo se avrà mai il coraggio di cambiare e soprattutto se è in grado si accettare un cambiamento radicale come questo.

La crescente influenza delle donne è l’unica cosa rassicurante nella nostra vita politica”. (Oscar Wilde)

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