EGAM, una legge pasticciata, un ente che si poteva evitare, il 13 aprile 2017, il Consiglio regionale del Molise ha approvato la legge che istituisce l’EGAM, l’ente di governo del servizio idrico integrato.

Che la legge passasse lo potevamo immaginare, ma che passasse aprendo le porte ai “prenditori” privati è un atto che ha responsabilità precise. Chiedemmo responsabilità ai Consiglieri regionali, chiedemmo una posizione chiara, netta. L’acqua molisana, la sua gestione, sia data ad una azienda speciale di diritto pubblico controllata dai Comuni molisani.

Questo il testo integrale dell’emendamento da noi voluto, (presentato da SI attraverso il suo Consigliere Petraroia) alla proposta di legge sulla gestione del servizio idrico integrato regionale:

“L’EGAM, costituisce anche con la Regione e con l’Azienda Speciale Molise Acque, un’Azienda Speciale totalmente pubblica, a cui affidare direttamente nella forma prevista dall’ordinamento giuridico, la gestione del servizio idrico integrato regionale.”

Sull’emendamento che avrebbe salvaguardato la gestione pubblica dell’acqua si sono registrati 7 voti a favore ( Petraroia, Federico, Manzo, Totaro, Lattanzio, Scarabeo, Niro ) e 10 voti contrari ( Frattura, Facciolla, Cotugno, Monaco, Parpiglia, Di Pietro, Ioffredi, Ciocca, Di Nunzio, Micone) determinante l’uscita di Iorio, Cavaliere e Fusco Perrella, usciti al momento del voto (assente Sabusco).

Se i signori consiglieri Iorio, Cavaliere e fusco Perrella, non fossero usciti e avessero votato a favore, l’emendamento sarebbe stato approvato. Perché sono usciti al momento del voto, per poi essere presenti alla votazione finale con un inutile no, è un indovinello che lascio ai molisani.

Nicola Lanza – portavoce Laboratorio Progressista

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