Lo rileva l’Inps nell’Osservatorio sul precariato.

LA CONSISTENZA DEI RAPPORTI DI LAVORO

Nei primi due mesi del 2017, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +211.000, superiore a quello del corrispondente periodo del 2016 (+182.000) e inferiore a quello osservato nel 2015 (+244.000). Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro.

Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) dei primi due mesi del 2017 risulta positivo e pari a +352.000. Tale risultato cumula la crescita tendenziale dei contratti a tempo indeterminato (+33.000), dei contratti di apprendistato (+35.000) e dei contratti a tempo determinato (+284.000 inclusi i contratti stagionali). Queste tendenze sono in linea con le dinamiche osservate nei mesi precedenti.

LA DINAMICA DEI FLUSSI

Complessivamente le assunzioni, sempre riferite ai soli datori di lavoro privati, nei mesi di gennaio-febbraio 2017 sono risultate 900.000: sono aumentate del 4,5% rispetto a gennaio-febbraio 2016. Il maggior contributo è dovuto alle assunzioni di apprendisti (+23,1%) e a quelle a tempo determinato (+10,4%) mentre sono diminuite quelle a tempo indeterminato (-12,5%). Le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato sono risultate 60.000, con una riduzione rispetto allo stesso periodo del 2016 (-13,6%).

Le cessazioni nel complesso sono state 689.000 in aumento rispetto all’anno precedente (+1,4%): a crescere sono le cessazioni di rapporti a termine (+9,1%) mentre quelle di rapporti a tempo indeterminato sono diminuite (-9,5%). Istituto Nazionale Previdenza Sociale Analizzando i motivi di cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato si osserva un valore dei licenziamenti totali pari a 92.000: in leggero aumento rispetto al valore di gennaio-febbraio 2016 (+3%); risultano in netta contrazione i licenziamenti per ragioni economiche scesi da 77.700 (anno 2016) a 71.300 (anno 2017, -8,2%).

Il tasso di licenziamento (calcolato rispetto all’occupazione a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti), è risultato nel 2017 per il bimestre in esame pari a 0,9%, uguale a quello corrispondente del 2016 e di poco inferiore a quello del 2015 (1%). Continua la contrazione delle dimissioni, su cui ha inciso l’introduzione, a marzo 2016, dell’obbligo della presentazione on line: -15,2% rispetto a gennaio-febbraio 2016.

Dai dati definitivi relativi all’esonero contributivo biennale1 le assunzioni agevolate sono state pari a 412.000 cui si aggiungono 204.000 trasformazioni di rapporti a termine beneficiarie del medesimo incentivo. In totale i rapporti agevolati sono stati 616.000, pari al 38% del totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato.

LE RETRIBUZIONI INIZIALI DEI NUOVI RAPPORTI DI LAVORO

Quanto alla composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla retribuzione mensile, si registra, per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute a gennaiofebbraio 2017, una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.500 euro (31,8% contro 35,8% di gennaio-febbraio 2016).

I VOUCHER

A marzo 2017 i voucher venduti, sono pari a 10,5 ml., si registra una contrazione del 3,6% rispetto al valore corrispondente di marzo 2016. Tale effetto è da ricondursi all’entrata in vigore del DL n. 25 del 17 marzo 2017 che ha disposto l’abrogazione dei voucher, pertanto, dal giorno 18 marzo 2017 non è più possibile l’acquisto dei buoni lavoro. Il dato relativo al mese di marzo è quindi da intendersi riferito fino a tale data.

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