Anche il calcio dei nostri giorni, purtroppo, è figlio dei tempi difficili che stiamo vivendo. Mancano certezze e garanzie, per cui si opta per i divieti a priori non importa se la mannaia taglia ed abbatte di netto passioni e lo stesso sport, nel caso specifico il calcio, che resta lo sport italico per eccellenza con tutto il rispetto per tutte le altre discipline, dal basket al volley ect.

Ma sul calcio, che tanto appassiona e sul quale si sono scritti (e si continuano a scrivere) non fiumi bensì oceani di parole suscitando tantissimo coinvolgimento popolare ed altrettanto entusiasmo a tutte le età e in entrambi i sessi, sul calcio ecco avvicinarsi sempre più minaccioso ed in forma chiara e netta il più classico dei “de profundis”.

In effetti tra milioni di euro che nel calcio del terzo millennio girano a go-gò in poche fortunate tasche in barba alle difficoltà finanziarie di tantissimi, tra partite di cui si ipotizza la vendita, tra paventati casi di calcio scommesse, tra  calciatori/bandiera che non ci sono più a conferma di un ambiente a dir poco … ballerino e cangiante dalla mattina alla sera sotto l’incalzare del “dio denaro”, tra tifosi che aggrediscono giocatori negli spogliatoi ritenendoli responsabili di impegno relativo per favorire gli avversari, tra tanto e siffatto baillame ecco arrivare buon ultimo in ordine di tempo il divieto del Prefetto d’Isernia, dr. Guida, sentito il Comitato Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive nel territorio della seconda provincia molisana, a che gli appassionati venafrani del Venafro Calcio – da tempo ridotti ad un manipolo … – assistano al prossimo derby d’Eccellenza molisana Isernia/Venafro in calendario nel capoluogo pentro !

All’andata, con Venafro/Isernia, avvenne altrettanto e da Isernia non arrivò un solo supporter biancoceleste ad incoraggiare i propri beniamini. Le domande : sono contente le due società, l’Isernia ed il Venafro, di siffatti divieti a priori al solo scopo di prevenire potenziali tafferugli tra le opposte tifoserie ? Sono contenti i tifosi, in questo caso del Venafro, di non poter assistere alla prova dei propri beniamini in quel di Isernia ? Le risposte ad entrambe le domande : senz’altro ed assolutamente no !

Nel primo caso perché le già asfittiche casse societarie attendevano proprio i derby per … respirare un tantino sotto il profilo finanziario con entrate finalmente più consistenti anche se per una sola volta l’anno ; nel secondo caso perché la passione ed il calore sportivo dei più vengono mortificati, affossati e delusi per colpa di pochi che indubbiamente sono alquanto agitati, ma che si sarebbero potuti benissimo arginare con un minimo di prevenzione e controllo in più. Invece no.

Si è preferito bissare il divieto dell’andata agli spettatori ospiti, in questo caso ai supporter venafrani, nella convinzione di fare bene e di evitare pericolosi contatti troppo ravvicinati. Se d’acchito si può anche convenire ipotizzando questioni di ordine pubblico, a ben riflettere senz’altro no perché così facendo sono lo sport, il calcio e la passione che ne escono sconfitti e mortificati.

Perciò in punto di diritto sia consentito il ragionamento che segue : com’è possibile che in uno Stato di Diritto come il nostro pochi debbano condizionare i più e che si debba vietare ad un tranquillo ed onesto cittadino, ossia alla (quasi) totalità del predetto ridotto manipolo di supporter venafrani, il diritto di recarsi in Isernia per assistere al derby calcistico d’eccellenza Isernia/Venafro che al solo pronunciare fa tornare alla mente tantissima passione popolare su entrambi i fronti e che continua ad appassionare nonostante i tempi profondamente diversi che vivono sia il calcio isernino che quello venafrano ?

Per tutta questa serie di motivi e tant’altro ancora non appare affatto giusto sul piano sentimentale e della pura passione sportiva vietare ad una parte tale derby, costringendo il pubblico venafrano a restarsene a casa. Anche perché così continuando l’espressione “de profundis” si avvicina sempre più al calcio del terzo millennio, sport che è tempo che torni a divertire piuttosto che ad atterrire !

 

Tonino Atella

Articolo precedenteFiadel – L’Autovelox di Macchia d’Isernia può causare incidenti stradali. Deve essere rimosso.
Articolo successivoVallecupa – Via Vincenzo Matteo abbondonata al proprio destino: I residenti della zona chiedono un intervento urgente al Comune di Venafro