La sanità pubblica è la parte più grande e complessa del sistema di protezione sociale che abbiamo costruito in Italia negli ultimi 50 anni.

L’ospedale pubblico è un “faro” sempre acceso, una porta sempre aperta, per tutti.
I tagli (di operatori e risorse) alla sanità pubblica operati negli ultimi anni, la drastica riduzione dei posti letto e la crescente emergenza organizzativa di molti reparti, quando non anche la loro completa chiusura, hanno effetti pesanti sulla qualità dei servizi, sulle condizioni di lavoro del settore e dissolvono il legame dei servizi sanitari con le comunità locali.

Tutto in nome della spending review, della necessità di eliminare gli sprechi e di risparmiare denaro pubblico. Così non sai cosa pensare quando ti capita di apprendere dalla stampa locale che è stata autorizzata l’assegnazione di 60 posti letto al Centro di Alta Riabilitazione ‘Pavone’ di Salcito, clinica del gruppo Neuromed. Ma tant’è, si continua su questa strada!

Si continua a chiudere interi reparti e servizi prima funzionanti ed efficienti (oltre che necessari). La recente chiusura dell’Oncologia nell’ospedale Vietri di Larino è sintomatico di ciò che avviene nella sanità regionale a Larino come a Venafro, ad Agnone come ad Isernia o Campobasso.

La sanità non si costruisce sui numeri, la sanità pubblica è un diritto. Un diritto di tutti i cittadini o, almeno, tale dovrebbe essere. Ed invece è arrivato il tentativo di privare i molisani del diritto di partecipare alle scelte in materia di sanità, attraverso una sorta di salvacondotta indiscriminato di tutte le decisioni prese dal Commissario ad acta che, di fatto, diviene il potestà della sanità molisana.

Un modo per annullare i risultati che i comitati e le amministrazioni comunali hanno ottenuto in questi anni di lotta e di ricorsi alla magistratura amministrativa. Ricorsi puntualmente vinti con sentenze che adesso rischiano, con un colpo di spugna, di essere vanificate.

Sinistra Italiana Molise è preoccupata per l’approvazione da parte del Parlamento, nella cosiddetta ‘manovrina’, degli articoli che permettono di attuare – con legge ordinaria – il programma regionale 2015/2018.

Per questa ragione i parlamentari di Sinistra Italiana presenteranno un emendamento teso a eliminare l’art. 34 bis della manovrina nella parte in cui si approva con forza di legge il Piano Operativo Sanitario 2016 – 2018. Lo dichiara Vincenzo Notarangelo, segretario regionale SI Molise

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