Riceviamo e pubblichiamo:

Dopo il potenziamento del porto di Ortona a discapito di Termoli, dopo la concessione del nostro termovalorizzatore per il trattamento dei rifiuti in nome dell’integrità del territorio abruzzese, il governo Frattura continua a lavorare per l’arretramento del Molise e l’avanzamento dell’Abruzzo.

Oggi lo fa con la sanità attraverso la scelta di un nuovo ospedale tra Vasto e San Salvo e con l’obiettivo, dichiarato da D’Alfonso, di servire anche il territorio del basso Molise. Il tutto nel più totale immobilismo di Frattura.

Gli effetti del decreto Balduzzi, infatti, avrebbero prescritto al Molise (che ha già un ospedale a Termoli) di procedere ad accordi di confine per sostenere la realizzazione di un DEA di II Livello a Campobasso e di I Livello a Termoli con l’obiettivo evidente di allargare i confini di interesse a favore proprio dell’ospedale di Termoli. Invece sta avvenendo esattamente il contrario con buona pace di un governo della Regione Molise che assiste inerte all’impoverimento della sanità nel Basso Molise. In quanto l’ospedale di Vasto sarà un DEA di I Livello che assorbirà la patologie tempo dipendenti provenienti dal Molise.

Il tutto si andrebbe ad aggiungere ad un aumento già vertiginoso della mobilità passiva per la sanità pubblica regionale .

Le conseguenze di questa ennesima scelta del governo targato Pd sarà la scomparsa del Molise in quanto questa impostazione viene cristallizzata dall’approvazione con legge statale dei Piani Operativi di Frattura. Io ritengo che, come molisani, non ci possiamo arrendere a tale condizione ma è nostro dovere reagire. Per questo motivo indicheremo nel nostro programma, con precisione, una netta inversione di rotta che difenda e qualifichi la sanità molisana.

Michele Iorio

Articolo precedenteVenafro (IS): I Carabinieri consegnano alla Soprintendenza Archeologica, anfore romane di epoca imperiale, ritrovate durante un’attività di indagine.
Articolo successivoIl Ditoriale – Se non si ferma il flusso si regolamenta? Nuovi bandi prefettizi per l’accoglienza migranti: ordine pubblico e prima visita epidemiologica a carico delle cooperative ospitanti