La Polizia di Stato ha sventato una estorsione ai danni di un noto imprenditore di bevande della Provincia di Campobasso, denunciando all’A.G. due persone, C.A. (classe 1965) e I.M. (classe 1972), entrambe residenti a Latina.

Diversi mesi addietro, all’imprenditore sono pervenute – telefonicamente – richieste estorsive di 55.000 euro che il predetto avrebbe dovuto corrispondere, sotto minaccia di un male ingiusto per sé e per la propria famiglia, al citato I.M., ad un certo “Edoardo” non meglio identificato e ad “amici” dei predetti. Ai contatti telefonici sono seguiti due incontri con i presunti estorsori, i cui dialoghi sono stati registrati dalla vittima.

Avviata l’indagine, la Squadra Mobile scopriva che dietro alla richiesta estorsiva avanzata da I.M., si celava il C.A., ex socio dell’imprenditore molisano con il quale i rapporti si erano da tempo incrinati a causa di affari economici comuni andati male. Si presumeva, pertanto, che fosse lui il mandante della richiesta estorsiva.

Gli investigatori hanno documentato un incontro avvenuto a Bojano tra l’estorto e i suoi estorsori. Nella circostanza l’ex socio si è presentato e ha ritirato una somma di euro 5.000 quale acconto sui 55.000 euro pretesi. Bloccato immediatamente dopo dalla Polizia, l’uomo è stato trovato in possesso dei soldi in precedenza “segnati” dagli inquirenti, venendo denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Campobasso unitamente al complice.

Ad indagini preliminari concluse, ai due è stato notificato un avviso di garanzia. Ora hanno venti giorni di tempo per presentare le loro giustificazioni, a seguito delle quali il P.M. valuterà se rinviarli a giudizio.

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